Spaghetti a vongole

1° metodo (valido anche per cozze o frutti di mare assortiti)

Inserire le vongole in un tegame con coperchio e metterle su fuoco vivace, girandole con un mestolo in modo che quelle di sopra finiscano sotto e viceversa.
Dopo pochi minuti saranno aperte.
Toglierle dal tegame, sgusciarle e metterle da parte.
Filtrare il brodetto.
In una padella (sufficientemente ampia per poi saltarci gli spaghetti) rosolare un paio di spicchi d'aglio (schiacciati a mano) nell'olio, quindi eliminarli.
Inserire dei pomodorini vesuviani dissemati (o in alternativa dei ciliegini siciliani) e lasciarli cuocere per una decina di minuti.
Dopodiché versarvi il brodetto delle vongole e farlo un po' asciugare.
Solo a questo punto provare ed eventualmente aggiustare di sale.
Lessare degli spaghetti sottili (es. Barilla n° 5) in abbondante acqua salata; quando saranno cotti, scolarli e, dopo aver aggiunto le vongole al sugo, saltarli nella padella per una ventina di secondi.
Impiattarli e cospargerli con una spruzzata di prezzemolo fresco finemente tritato.

2° metodo (valido esclusivamente per le vongole)

In una padella (sufficientemente ampia per poi saltarci gli spaghetti) rosolare un paio di spicchi d'aglio (schiacciati a mano) nell'olio, quindi eliminarli.
Inserire le vongole e, sempre tenendo sul fuoco, farle aprire man mano.
Se qualcuna non volesse aprirsi, mettetela in un piatto e apritela con un coltello, facendo molta attenzione perché potrebbe contenere sabbia.
Quando tutte saranno aperte, versate un mezzo bicchiere di vino bianco e fatelo sfumare.
Se volete potete mettere dei pomodorini dissemati, altrimenti è pronto così e vi salterete gli spaghetti.
Impiattarli e cospargerli con una spruzzata di prezzemolo fresco finemente tritato.

3° metodo (valido esclusivamente per le telline)

Identico al 2° metodo, con le seguenti variazioni:
- Invece dell'olio mettete una cucchiaiata di sugna (strutto).
- Non mettete i pomodorini.

Impiattarli e cospargerli con una spruzzata di prezzemolo fresco finemente tritato.

Volendo (anche se sembra una bestemmia) potete grattuggiarci del pecorino romano).

Buon appetito.

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