ovvero Formaggio Ubriaco
Per produrlo vengono utilizzate forme di formaggi locali (Veneto o Friuli) a pasta semicotta (come l'asiago o montasio) con stagionatura minima di 2 mesi. Le forme (prive di difetti come rigonfiamenti, spaccature, muffe o parassiti animali) vengono immerse nelle vinacce di uve bianche e rosse. La crosta diventa di colore giallo paglierino marcato se si utilizzano vinacce di uve bianche, violaceo se le vinacce sono di uve rosse. La pasta ha un colore variabile tra il bianco e il giallo paglierino; il sapore è piccante e aromatico.
Storia
Il particolare trattamento dell'ubriacatura sembra essere stato scoperto casualmente dai contadini della zona che, per timore delle razzie austriache durante la Prima Guerra Mondiale, presero l'abitudine di nascondere le forme di formaggio tra le vinacce. Secondo un'altra ipotesi questo trattamento si dovrebbe a un contadino che, non potendosi permettere l'olio per lucidare le forme, decise di utilizzare il mosto.
Degustazione
Possiamo considerarlo come il formaggio di fossa, ma lasciato riposare sulle vinacce. Il formaggio, maturando lentamente, acquista un leggero gradevole profumo di vino. Fantastico se gustato con marmellata di uva e mele cotogne o con una fettina di lonzetta di fichi.
E' ottimo anche al naturale, con verdure fresche di stagione, su pane caldo o in parecchie pietanze. Più complesso è il suo utilizzo nei primi piatti; vista la sua personalità deve essere utilizzato come sapore aggiunto piuttosto che come base del piatto. A meno di non essere grandi chef :)
Consiglio l'accostamento con Cabernet o Merlot, visto che è con le loro vinacce che - nella tradizione veneta - viene fatto invecchiare il formaggio. Oppure un Amarone come ottimo contrasto.
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